Quest’opera è dello stesso genere delle due precedenti - Sto male fuori e O sei occupato O sei disoccupato (fummo uomini, diventammo lavoratori) - ovvero una satira antropologica costruttiva che ha come obiettivo quello di indurre l'essere umano a prendere consapevolezza della miseria esistenziale in cui è sprofondato a causa della sua arrogante pretesa di sottomettere tutti gli esseri del Creato, "giocando" a fare Dio anziché impegnarsi nella ricerca di Se stessi, deviato dalla miope idea che la felicità possa essere trovata nei piaceri dei sensi, invece che conducendo una vita semplice con pensiero elevato.

Un’osservazione attenta e obiettiva ci rivela la scioccante verità: l’essere umano, non ascoltando gli insegnamenti dei Grandi Saggi che sono apparsi sulla Terra nel corso dei millenni, vive una vita più complicata e molto meno soddisfacente di quella degli animali selvaggi.