IL NOSTRO LAVORO scenico
Mario Pascariello, prima del suo debutto a teatro, aveva espresso la sua vis comicosatirica nel flusso esistenziale, e questa è una peculiarità piuttosto inedita perché, per quanto mi consta, in genere i Comici non sono comici nell'esistenza, ma solo sul palcoscenico o nel cinema.
Il nostro lavoro artistico è consistito e consiste essenzialmente nel "trasferire" il comico/satiro Pascariello dal palcoscenico esistenziale a quello scenico, da comico/satiro "nel vivo" a comico/satiro "dal vivo"; Questa operazione può essere definita come un progressivo approfondimento della conoscenza e compenetrazione tra due mondi distinti, seppur con molte affinità: il comico satirico esistenziale e la forma-teatro. Il mio lavoro di regista è stato ed è innanzitutto un lavoro di ambasciatore: mi sono fatto portavoce dell'universo-teatro, sforzandomi di sciogliere progressivamente quelle diffidenze e quelle distanze che inizialmente caratterizzavano il comico/satiro esistenziale, sforzandomi di comprendere sempre di più la natura e i "meccanismi" del suo "funzionamento", al fine di cercare in modo sempre più armonioso una fusione sinergica fra i due mondi.
L'obiettivo è realizzare, in cooperazione e in dialettica con Mario, un mondo unico dove il fluido comico pascarielliano possa scorrere libero e vitale dentro e fuori le regole del linguaggio scenico, impregnandolo e assorbendolo nello stesso tempo, arricchendosene e rivitalizzandolo nello stesso tempo, in ossequio al principio che il talento deve conoscere le regole per poterle superare, riscrivere, sostituire con nuove regole, quelle della sua misteriosa ispirazione: non “fare teatro”, ma “essere teatro”.