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Ancora 1
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Dio ci dà il libero arbitrio, la società ce lo toglie...

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SINOSSI

L’intento dell’opera è quello di suscitare, mediante lo stile comicosatirico, una riflessione sull'alienazione dell'essere umano, per cercare di fargli prendere coscienza di come sia diventato preda della propria arroganza, causata dalle società materialistiche e narcisistiche, e come ciò lo abbia reso confuso, frenetico, preoccupato, sempre in ansia perché lontano dal proprio Sé e dimentico del proprio contatto con la Natura, i suoi simili, gli altri esseri viventi e Dio.

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STRUTTURA

Lo spettacolo dura circa 1 ora e quindici minuti, e vede unico attore in scena Mario Pascariello, nelle vesti di narratore e di interprete di vari personaggi; lo sviluppo drammaturgico è sostenuto da un disegno luci, videoproiezioni e musiche.

Musiche: Bourée (Jethro Tull), Tutti Frutti (Elvis Presley), Atom Heart Mother (Pink Floyd), Gli Uccelli (F. Battiato), Povera Patria (F. Battiato), Extraterrestre (E. Finardi), Wish You Were Here (Pink Floyd), Starway to Heaven (Led Zeppelin), Nothing else Matters (Metallica), Om Purnam (canto devozionale intepretato da M.Pascariello), L’evaso (M. Pascariello),

Video: San Francesco d’Assisi (dal film di F. Zeffirelli), Gli Uccelli (F. Battiato), Capire senza imparare (J. Krishnamurti), Wish You Were Here (Pink Floyd)

 

PERSONAGGI

Adamo ed Eva, il serpente nel giardino dell’Eden, Mosé, Dio, direttore del supermercato, libraio, barista, politico, cittadini che fanno domande al politico, medico, pazienti, extraterrestre, Diogene con la lanterna.

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NOTE DI REGIA

Il titolo rispecchia la tematica dell’opera, ma è in un certo senso “pretestuoso”, in quanto l’autore-narratore con “sto male fuori” non intende “io sto male fuori”, ma “tutti stiamo male fuori”, “l’essere umano sta male fuori”, cioè ognuno “sta male fuori”, nella società in cui è costretto a vivere.

Non c’è un intento sarcastico, bensì edificante in quanto la seconda parte dell’opera è impregnata di un’“allure” mistico-spirituale che incita, diremmo, l’essere umano a trovare il Senso dell’Esistenza nei Valori profondi.

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RECENSIONI

"STO  MALE FUORI". Uno spettacolo dell'attore e autore Mario Pascariello,con la preziosa regia di Tommaso Miceli, mercoledi 02.dic.09 da AltoTasso.
Uno spettacolo imperdibile, dove la Satura Lanx dell'attore, ci serve una colorata pietanza, ed in forma assolutamente libera, di un genere teatrale capace di mostrare le contraddizioni di una società contemporanea distratta da se stessa!  Pascariello si dimostra un nuovo Aristofane che, rispondendo alle esigenze di un moderno spirito umano, mostrandone le contraddizioni interne, rilevanti in politica, sesso, religione e morte, semina dubbi fondamentali per promuovere IL CAMBIAMENTO che tutti noi, sotto-sotto speriamo! Ci conduce in un oscillante spazio tra sacro e profano che attraverso la risata, a ridosso dell'intelligenza, attacca quei pregiudizi, piccoli ma fastidiosi che l'uomo condivide con l'uomo, ignorando sempre più che la sua categoria di uomo deve sottostare, in realtà  alla componente corrosiva del "confine natura"!... perciò, possiamo ridere di noi stessi, e di ogni autorità costituita.

Simone Sindaco, architetto/designer e critico d’arte (Bologna – Teatro del Navile, 23/10/2009)

 

Un monologo accattivante dalle battute semplici e incisive, frizzanti e intimiste...improvvisi cambi di mimica e giochi linguistici mossi a rompere “i freni illusori”dei paradigmi e rispolverare la bellezza ancora esistente.   

 Mario Pascariello, sorriso aperto e un’immaginifica faccia intorno, maschera contemporanea prestata al mimo e alle variegate emozioni cui la realtà caotica costringe, sebbene, da tale viso, non emergano mai immagini intimamente torve, ma espressioni di speranza, sollievo e stupore infantile.

Una performance ben strutturata, accompagnata da piccoli stacchi sonori e riprese video; citazioni intellettuali, spirituali e musicali. Strade diverse conducenti alla stessa base: stare in armonia con sé e con il naturale di cui possiamo ancora godere...

L’interpretazione di Mario, comica e intelligente, è dimostrazione che esiste ancora qualcuno pronto a rifiutare la comicità come forma di banale intrattenimento...

 ... la scena è tempestata da improvvisi cambi di mimica e giochi di parole mai ovvi, atti a rompere “i freni illusori” dei paradigmi comuni...

Con velature di neo romanticismo, satira esistenziale, poesia e semplicità, “Sto male fuori”, esorta lo spettatore alla meditazione. Uscire da sé, dal preconfezionamento del pensiero...

Da qui una buona parte della riflessione teatrale di “Sto male fuori”, rivolta al mondo animale e ai suoi comportamenti portati a confronto con quelli umani...".

Valentina Gaglione, insegnante e scrittrice (Bologna – Teatro Fantomas, 23/06/2010)

 

Conosciamo l'espressione "sto male dentro" che propone l'idea di un malessere interiore, la cui cura più superficiale viene ricercata all'esterno dell'individuo attraverso sostanze, situazioni  e esperienze "forti" che anestetizzano la coscienza solo per il momento in cui esse sono in azione. E' proprio della nostra cultura occidentale la cura dell'effetto, e non della causa.
Pascariello, sotto l'attenta regia di Malaguti, ci propone un’ottica rovesciata che nasce dall'ossevazione di questo paradosso: se l'uomo moderno sta "male dentro" e cerca una soluzione-palliativo fuori, se si accorgerà di stare "male fuori" forse cercherà finalmente una soluzione dentro di sé, nei propri atteggiamenti, nei propri schemi mentali, nei propri condizionamenti e nei propri cristallizzati pregiudizi .

 E questa trasformazione interiore si può fare col sorriso:
"Con una comicità funambolica e irriverente, Mario Pascariello mette in scena un monologo di satira esistenziale, che sotto la superficie di un istrionismo sardonico pieno di gag e guizzi esilaranti veicola, con un originale confronto uomo-animali, profonde riflessioni sull'alienazione dell'essere umano preda della propria arroganza che gli ha fatto smarrire il contatto con la Natura e con Dio."( T. MiceliMalaguti)

Pierpaolo Marras, scrittore e critico d’arte (Bologna, Centro Culturale Vaikunta 18/12/2010)

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